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“Trentamila euro ad ognuno”
La partita incriminata è stata giocata sabato primo aprile a Barcellona, e da allora in Spagna non si parla d’altro. E a quanto dicono le fonti informative iberiche, l’Eldense (nei dintorni di Alicante) avrebbe amañado (truccato – in spagnolo sembra fare più effetto) altre quattro partite.
Oltre alle varie testate più famose, è un programma radiofonico dell’emittente Cope, “el Partidazo”, a dare la notizia di altre quattro partite truccate oltre quella di sabato.
Secondo le fonti investigative, che hanno dato tali informazioni ai conduttori del programma, le cifre scommesse oscillerebbero tra i 200.000 e i 500.000 € per ogni partita.
Villareal B – Eldense 4-0 del 18/02/2017
La socmmessa era un Over 2.5 e che la squadra di casa vincesse con +2 gol di scarto.
Atletico Baleares – Eldense 5-0 del 05/03/2017
Stessa scommessa effettuata contro il Villareal.
Cornellá – Eldense 3-1 del 19/03/2017
Iniziano le prime discussioni, soprattutto tra Nobile Capuani (un altro italiano, investitore del gruppo societario) e il calciatore Nico, e tutti perdono soldi. Alla fine però si accordano sul continuare a scommettere per recuperare.
Eldense – Gavá 0-1 del 26/03/2017
Si scommette sullo 0-0 primo tempo e 0-1 finale. Ma la partita finisce così e iniziano tutti a disperarsi.
Fatidica proprio l’ultima in casa contro il Gavá, che è poi sfociato nel 12-0 a Barcellona, che ha fatto scoppiare il caso.
Tra internet, televisione e giornali tutti a dire che vedendola, era palesemente chiaro che la partita fosse stata truccata (parole pronunciate anche da Filippo Di Pierro), ma a darne la certezza sono due giocatori della squadretta spagnola, il difensore Emmanuel Mendy e l’attaccante Cheikh, che ad un altro programma radiofonico, “El Larguero“, della catena SER, spiegano la vicenda da dentro.
Il difensore parla di come il secondo allenatore, l’italiano Filippo Vito Di Pierro, abbia tentato di comprarlo mentre lo mandavano a riscaldare: “L’allenatore mi ha chiesto se ero dentro, e quanto volevo… e che se non volevo non avrei giocato.Mi hanno mandato a riscaldare sul 5-0 e ho risposto di no, che non volevo giocare. Parlo perché voglio si sappia la verità, chi fatto cose sbagliate, deve pagare. Alcuni dei giocatori che piangono a fine partita fanno parte della combine.”
L’attaccante, invece, ne ha per tutti, per l’allenatore – “Con quale coraggio mandi a riscaldare a Mendy dopo avergli detto che avrebbe dovuto far perere la propria squadra. Mi fa ribollire il sangue!”- e con i propri compagni – “Era chiaro che la partita fosse venduta, si sono presi gioco di noi. Quando negli spogliatoi ho capito cosa succedeva, si inizia ad urlare e chiedo che qualcuno smentisca sull’accaduto. Poi mi hanno detto che erano 30.000 € a testa”.
L’italiano, Di Pierro, che sembrava essere allenatore in seconda, da distinta figurava come “magazziniere”, ed è stato immediatamente licenziato, insieme all’allenatore (sesto della stagione) Franz Ruiz Casares, dal presidente p.t. David Aguilar.
Secondo lo stesso, sembrerebbero essere quattro i giocatori coinvolti, e chiosa con la volontà di “cacciare tutta questa merda dal calcio, esistono molti documenti nei queli non riconosco la mia firma, sono false…”
I due allenatori, insieme a due calciatori, Nicolás Cháfer García e Michael Wayne Fernández Greenwood, aka Mike Fernández, e, il già citato investitore italiano Nobile Capuani, sono stati arrestati dalla Polizia spagnola per corruzione.
Società dunque spaccata, con soli 12 giocatori rimasti in prima squadra, ma il presidente ora conta col dare spazio ai giovani avendo a disposizione “altri sette giocatori delle giovanili e due della squadra affiliata Elda Industrial“.
Per ora continuano le investigazioni della RFEF (Real Federación Española de Fútbol – federcalcio spagnola) che vede coinvolti altri dirigenti e giocatori dell’Eldense. Secondo i media spagnoli ci sarebbero anche le mani di camorra e ‘ndrangheta nelle combine della Eldense.
Fonti: Cadena SER, Cope, diretta.it, Youtube
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