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La vita di Giorgio Chinaglia

Primi anni

Giorgio Chinaglia nasce nel 1947 a Carrara, in Toscana, da una famiglia di umili origini. Il padre Mario, la madre Giovanna e la sorella Rita emigrano in Galles dove trovano lavoro in una miniera. Nel 1955, Giorgio segue la famiglia a Cardiff, dove frequenta la scuola cattolica “St.Peter’s” e la “Lady Mary grammar school”. Durante il suo periodo a scuola, Chinaglia si unisce alla squadra di calcio e a quella di rugby della scuola. Il padre abbandona il lavoro in miniera per aprire un ristorante chiamato “Mario’s Bamboo Restaurant”, e Giorgio lavora come cameriere e lavapiatti nel locale della famiglia.

Vita familiare e professionale

Chinaglia è stato sposato con Connie Eruzione, cugina del campione olimpico di hockey Mike Eruzione, da cui ha avuto tre figli: Giorgio Jr, Stephanie e Cynthia. Dopo il divorzio, Chinaglia si è risposato con l’italiana Angela Cacioppo, da cui ha avuto due figli: Anthony e Donald. Nel 1979, Chinaglia ha ottenuto la cittadinanza statunitense.

Attività sportiva e musicale

Oltre alla sua carriera nel calcio, Chinaglia si è cimentato anche come cantante, incidendo il brano (I’m) Football Crazy nel 1974, che è stato utilizzato come colonna sonora del film L’arbitro. È stato citato in diverse canzoni, tra cui Il Vangelo secondo Chinaglia degli Squallor e Mio fratello è figlio unico di Rino Gaetano. È stato anche oggetto di una canzone di Toni Malco intitolata Quando Giorgio tornerà.

Morte e controversie

Chinaglia è morto il 1º aprile 2012 nella sua casa di Naples, in Florida, a seguito di un infarto. È sepolto a Roma, presso il Cimitero Flaminio. Durante la sua vita, Chinaglia ha avuto diverse controversie, tra cui una condanna a due anni di reclusione per bancarotta fraudolenta e falso in bilancio e un’iscrizione nel registro degli indagati della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli per l’accusa di riciclaggio. Inoltre, è stato multato per una somma di 4,2 milioni di euro per la scalata alla Lazio e accusato di estorsione e aggiotaggio.

La carriera di Giorgio Chinaglia

Carriera
Giovanili
1962-1966 Swansea City
Squadre di club1
1964-1966 Swansea City5 (1)
1966-1967 Massese32 (5)
1967-1969 Internapoli66 (24)
1969-1976 Lazio209 (98)
1976-1983 N.Y. Cosmos234 (231)
1990-1991 Villa San Sebastiano1+ (2+)
Nazionale
1972-1975 Italia14 (4)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.

I primi anni nel calcio gallese

Giorgio Chinaglia nacque a Carrara, ma si trasferì a Cardiff con la sua famiglia all’età di nove anni. Inizialmente rifiutò di giocare con il club della sua città, il Cardiff City, e scelse di giocare per lo Swansea City, dove giocò nelle stagioni 1964-1965 e 1965-1966.

La sua esperienza nella Lazio

Dopo aver giocato nella Massese e nell’Internapoli, Chinaglia passò alla Lazio nel 1969-1970. Con i biancocelesti vinse la classifica cannonieri della Serie B nella stagione 1971-1972 e contribuì alla promozione in Serie A. Nella stagione successiva, Chinaglia segnò 24 gol e vinse il campionato, realizzando il calcio di rigore decisivo contro il Foggia.

La sua carriera negli Stati Uniti

Chinaglia si trasferì negli Stati Uniti per giocare con gli Hartford Bicentennials, ma presto si unì ai New York Cosmos, dove giocò con Pelé e Franz Beckenbauer. Debuttò nella North American Soccer League il 17 maggio 1976 e segnò una doppietta nella sua prima partita. Chinaglia chiuse la sua carriera nel 1983, dopo aver giocato per otto stagioni con i Cosmos.

Durante la sua carriera negli Stati Uniti, Chinaglia divenne una leggenda del calcio americano. Fu uno dei primi giocatori ad attirare l’attenzione del pubblico americano sul calcio, contribuendo a rendere questo sport più popolare negli Stati Uniti.

Chinaglia fu anche molto prolifico in campo, segnando 193 gol in 213 partite con i Cosmos, stabilendo così il record di marcature nella North American Soccer League. Fu il capocannoniere della lega per quattro stagioni consecutive, dal 1978 al 1981, e vinse tre titoli della NASL con i Cosmos nel 1977, 1978 e 1980.

Esordio nei dilettanti col Villa San Sebastiano

Il 25 febbraio 1990, all’età di 43 anni, Chinaglia debutta tra i dilettanti del Villa San Sebastiano in Seconda Categoria abruzzese contro lo Scurcola Marsicana. In quella partita segna due dei tre gol che portano alla vittoria della sua squadra. Continuerà a giocare nella squadra abruzzese fino al giugno 1991.

Carriera in nazionale

Chinaglia si fece notare già come giocatore militante in Serie B e venne chiamato a far parte della nazionale maggiore. Il suo esordio con la maglia azzurra avviene il 21 giugno 1972, in una partita amichevole contro la Bulgaria, in cui segna subito un gol. Il 14 novembre 1973, nella partita amichevole Inghilterra-Italia, Chinaglia serve l’assist vincente dell’1-0 per la prima storica vittoria dell’Italia sugli inglesi, contribuendo così al successo della nazionale.<h2>Partecipazione al Campionato del Mondo 1974 e altri eventi in nazionale</h2> Nel 1974 Chinaglia partecipa al Campionato del Mondo in Germania Ovest insieme ai compagni di squadra Re Cecconi e Wilson, ma non viene impiegato spesso dal commissario tecnico Ferruccio Valcareggi. Durante una partita con Haiti, Valcareggi lo sostituisce con Anastasi, che segna un gol, e Chinaglia esprime il suo disappunto in modo colorito. Tuttavia, Chinaglia rimane in Germania grazie all’arrivo di Maestrelli, e gioca ancora mezza partita con la Polonia.

Con il successore di Valcareggi, Fulvio Bernardini, Chinaglia non ha molte opportunità di giocare in nazionale e lascia di fatto la maglia azzurra nel 1975. Nel 1976, durante il Torneo del Bicentenario dell’indipendenza degli Stati Uniti, Chinaglia fa parte della selezione americana, che comprende anche campioni come Bobby Moore e Pelé, e gioca anche contro la nazionale italiana.

Fine carriera: tra dirigenza e tv

Nel 1983 Chinaglia diventa il presidente della Lazio, ruolo che mantiene fino al 1986 quando è costretto a cedere la quota di maggioranza del club biancoceleste a causa di problemi economici. Da allora, Chinaglia si divide tra Stati Uniti e Italia e si occupa comunque di calcio. Ha avuto un ruolo nelle vicende societarie del Ferencváros, del Marsala, del Foggia, di cui è stato presidente per un breve periodo, e del Lanciano, che ha acquisito nel 2004.

Dopo il ritiro dal calcio, Chinaglia intraprende l’attività giornalistica, partecipando a trasmissioni televisive della RAI e diventando commentatore tecnico nelle telecronache alla fine degli anni novanta. In seguito, diventa commentatore tecnico per la piattaforma televisiva di Stream TV. Nel 1999 si candida come presidente della Lazio, ma la sua candidatura viene respinta dalla FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) a causa delle accuse di irregolarità nelle elezioni della Lazio.

Chinaglia è stato anche coinvolto in alcune controversie durante la sua carriera post-calcistica. Nel 2006, è stato arrestato per guida in stato di ebbrezza e per possesso di cocaina, ma alla fine è stato assolto. Nel 2009, è stato arrestato per aver cercato di estorcere denaro a una società immobiliare e per aver aggredito un giornalista. In seguito, Chinaglia ha ammesso di essere stato coinvolto in affari illeciti e di aver avuto problemi di alcolismo e droga.

Giorgio Chinaglia è morto il 1º aprile 2012, all’età di 65 anni, nella sua casa di Naples, in Florida, a causa di complicazioni polmonari. La sua scomparsa ha suscitato lutto tra i tifosi della Lazio e del calcio in generale, che hanno ricordato Chinaglia come uno dei migliori attaccanti della storia del calcio italiano e come una figura controversa ma carismatica del panorama calcistico.

 
 

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