L’UFC, la Ultimate Fighting Championship in congiunto con l’Agenzia antidoping degli Stati Uniti hanno annunciato che la cannabis non sarà più vietata per i lottatori di questa federazione.
In base alla nuova politica i test positivi al THC (tetraidrocannabinolo) non rappresenterebbero più una violazione ad alcuna norma anti-doping, “a meno che non esistano prove aggiuntive che un atleta lo abbia usato intenzionalmente per scopi di miglioramento della proprie prestazioni”. Cosa altamente improbabile data la natura della sostanza dopante e l’utilizzo che i lottatori ne fanno. L’idea è quella di non incentivare l’uso di cannabis fra gli atleti, ma anche di aver compreso che molti lottatori ne fanno uso per dolori cronici, ma che questo non influisce in alcun modo sulle prestazioni.