Marino: «Abbiamo verificato ieri che Roma è insicura»
ROMA – Ammontano a sei gli arresti per i tifosi olandesi che ieri hanno devastato Piazza di Spagna e la fontana ai piedi delle scale. A parlare il primo cittadino di Roma, Marino: «Esigo che la Capitale d’Italia abbia la gestione della sicurezza all’altezza di un Paese del G8».
Oggi c’è stato l’incontro col Ministro dell’Interno Angelino Alfano, al quale ha fatto una richiesta: «Sono mesi che parliamo di criticità. Qui abbiamo un numero di forze dell’ordine esiguo per la capitale d’Italia. Vogliamo centinaia di uomini in più perché siamo uno dei potenziali obiettivi del terrorismo». L’Olanda non pagherà i danni : “Ho parlato con l’ambasciatore olandese, gli ho chiesto ‘intendete intervenire con il pagamento dei danni?’. Lui ha risposto che non ritiene che il Governo olandese possa pagare il nuovo restauro della Barcaccia”.
La sovrintendenza capitolina ai Beni Culturali, al lavoro stamani, ha quantificato il danno e incontrato circa 110 scalfiture.
A parlare anche il questore di Roma, Nicolò D’Angelo: «Nessuna sottovalutazione, sapevamo dei rischi e abbiamo schierato 1.800 uomini, 600 solo nel centro storico. Preferisco disordini, qualche lattina scagliata, anche qualche danno ai morti. Morti io non ne faccio, non intervengo militarmente. Non siamo intervenuti per evitare il peggio». Ha poi seguito: «A piazza di Spagna abbiamo assistito al degrado urbano, ma se in quel momento fossimo intervenuti avremmo iniziato gli scontri e nella piazza c’erano donne, anziani e bambini. Alle 16 c’erano i bambini che uscivano dagli asili».
Bilancio comunque non disastroso per le forze dell’ordine nonostante si sia evitato il peggio, 31 poliziotti e 9 carabinieri feriti negli scontri: «Abbiamo preso le botte ma abbiamo portato il risultato a casa. Al termine della partita abbiamo fermato quaranta tifosi della Roma che si erano nascosti a Colle Oppio con i bastoni per vendicarsi sui tifosi del Feyenoord» complice anche l’immagine girata sui social media della Lupa decapitata, come riferisce il questore. «Fortunatamente li abbiamo bloccati e portati via. Se qualcuno pensa che io abbia operato male, sono qua», chiosando poi con un ‘ma’ «se dovessi tornare indietro rifarei la stessa scelta. La nostra preoccupazione era quella di evitare risse tra tifoserie, episodi gravi come accoltellamenti. Abbiamo portato i tifosi allo stadio e li abbiamo fatti uscire in totale sicurezza».
Restano, ahimè, comunque i cocci di un danno irreparabile che ferisce non solo i cittadini capitolini, aspettando che la UEFA si pronunci sull’accaduto.
Fonte: La Repubblica