Luigi Sartor è un ex calciatore italiano nato il 30 gennaio 1975 a Treviso. È conosciuto principalmente per il suo ruolo di difensore destro e per aver giocato in alcune delle squadre più prestigiose del calcio italiano, tra cui Juventus, Inter, Roma e Parma. Tuttavia, la sua carriera post-calcistica è stata segnata da vari problemi giudiziari che hanno oscurato il suo passato sportivo.
Carriera calcistica
Luigi Sartor iniziò la sua carriera nelle giovanili del Padova, dove le sue performance attirarono l’attenzione della Juventus. Nel 1992, all’età di 17 anni, fu acquistato dalla Juventus per una cifra record di un miliardo di lire, un investimento significativo per un giovane talento.
Gli Inizi al Padova
Luigi Sartor iniziò la sua carriera calcistica nel settore giovanile del Padova, dove le sue prestazioni impressionarono molti osservatori. Fu durante questo periodo che attirò l’attenzione della Juventus, una delle squadre più prestigiose del calcio italiano. Le sue abilità difensive e il suo potenziale non passarono inosservati, portando il club torinese a investire in lui.
Juventus
Nel 1992, all’età di 17 anni, Sartor fu acquistato dalla Juventus per una cifra record di un miliardo di lire, un investimento significativo per un giovane talento dell’epoca. Fece il suo debutto europeo con la Juventus in una partita di Coppa UEFA contro l’Anorthosis Larnaca, diventando il giocatore più giovane del club a competere in un torneo europeo. Nonostante le alte aspettative, Sartor trovò poche opportunità per mettersi in mostra, giocando solo una partita in campionato durante la stagione 1992-1993.
Vicenza e Reggiana
Dopo il suo periodo alla Juventus, Sartor passò al Vicenza, dove iniziò a ottenere maggiore visibilità e continuità. Le sue prestazioni al Vicenza attirarono l’attenzione di altre squadre di Serie A. Nel 1994, si trasferì alla Reggiana, dove continuò a crescere come difensore e ad accumulare esperienza nel massimo campionato italiano. Fu durante questo periodo che Sartor dimostrò di essere un difensore affidabile e versatile, capace di adattarsi a diversi schemi tattici.
Inter
Nel 1997, Luigi Sartor fu acquistato dall’Inter, dove giocò un ruolo significativo nella squadra nerazzurra. Con l’Inter, vinse la Coppa UEFA nel 1998, contribuendo in modo determinante al successo europeo del club. Questo successo fu particolarmente significativo perché lo rese uno dei pochi giocatori ad aver vinto la Coppa UEFA con due squadre diverse. Durante il suo periodo all’Inter, Sartor giocò accanto a grandi campioni e sotto la guida di allenatori di fama internazionale, che contribuirono ulteriormente alla sua crescita professionale.
Parma
Nel 1998, Sartor si trasferì al Parma, dove visse uno dei periodi più importanti della sua carriera. Al Parma, vinse la sua terza Coppa UEFA nel 1999, entrando nella storia come uno dei pochi giocatori ad aver vinto questo trofeo con tre squadre diverse. Con il Parma, Sartor vinse anche la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana, aggiungendo altri trofei al suo palmarès. Le sue prestazioni con il Parma consolidarono la sua reputazione di difensore solido e affidabile, capace di eccellere in competizioni sia nazionali che internazionali.
Nazionale italiana
Oltre alla sua carriera nei club, Sartor fu un titolare fisso nella nazionale Under-21 italiana, con la quale vinse il Campionato Europeo di categoria nel 1996. Partecipò anche alle Olimpiadi di Atlanta dello stesso anno. Fece due apparizioni con la nazionale maggiore, giocando contro Paraguay e Stati Uniti. Queste esperienze internazionali contribuirono a rafforzare la sua reputazione di difensore di talento e a dargli una visibilità internazionale.
Vita Privata
Le informazioni sulla vita privata di Luigi Sartor, inclusa la sua situazione coniugale, sono relativamente scarse. Tuttavia, è noto che ha avuto problemi giudiziari legati a maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna, ma non ci sono dettagli specifici pubblicamente disponibili sulla sua situazione matrimoniale attuale o passata. Quello che di sicuro è di dominio pubblico è che il calciatore Luigi Sartor ha avuto più di qualche problema giudiziario.
Problemi giudiziari
La vita post-carriera di Luigi Sartor è stata segnata da diverse vicende giudiziarie. Nel dicembre 2011, Sartor fu arrestato a Parma nell’ambito dell’inchiesta “Last Bet” sulle calcioscommesse. Fu accusato di essere un intermediario tra i gruppi di scommesse illegali e ricevette una squalifica di cinque anni. Nel 2015, la Procura di Cremona terminò le indagini, confermando le accuse di associazione a delinquere e frode sportiva contro di lui e altri indagati.
Nel giugno 2015, Sartor fu condannato a nove mesi di reclusione con pena sospesa per maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna, ma fu assolto dall’accusa di stalking. Nel febbraio 2021, fu nuovamente arrestato dalla Guardia di Finanza mentre curava una coltivazione di marijuana in un casolare abbandonato vicino a Parma. Fu condannato a un anno e due mesi di reclusione, che scontò con il volontariato.
Di queste vicende, Luigi Sartor, ne ha chiacchierato con Dagospia, in un’intervista di cui rilasciamo la parte in cui parla dei guai giudiziari.
Prima accennava al cacciarsi nei guai… Il 19 dicembre 2011 finì in carcere per lo scandalo calcioscommesse, nell’ambito dello stesso filone in cui indagarono anche Beppe Signori.
«Fu drammatico, in un attimo la mia vita era distrutta. Mi sono sempre professato innocente e infatti il cosiddetto “gruppo di Singapore”, col quale avrei fatto da tramite per pilotare le scommesse in Asia, ne uscì pulito. L’intera inchiesta si è rivelata – in gran parte – solo una bolla di sapone. È lì che ho smesso di credere nella Giustizia».
Se la cavò pure lei, con la prescrizione. Invece Signori ci ha rinunciato e nei mesi scorsi, dieci anni dopo il blitz, è stato assolto.
«Volevo fare la stessa scelta, ma il mio avvocato mi disse: “Una prescrizione non si rifiuta mai”. Decisi di dargli retta. Col senno di poi sarebbe troppo facile dire che fu uno sbaglio».
Perché quest’anno s’è messo a coltivare marijuana?
«Ho fatto una cazzata, l’ho subito ammesso in tribunale. Quel mio amico mi disse che la cannabis serviva a suo padre, malato di cancro. Io andavo solo a innaffiare e di certo non mi sarei messo a spacciare droga…».
Quasi cento piante per le cure palliative di un’unica persona?
«Lo so, lo so… Ho sbagliato e, come vede, sto scontando la pena».
Luigi Sartor è un esempio di come una promettente carriera calcistica possa essere oscurata da vicende personali e legali. Nonostante i successi ottenuti sul campo, la sua vita post-calcistica ha avuto una serie di problemi che hanno avuto un impatto significativo sulla sua immagine pubblica. La sua storia rimane un promemoria di come le scelte personali possano influenzare profondamente la vita e la carriera di un individuo.