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Clint Dempsey, una leggenda del calcio statunitense, ha lasciato un segno indelebile nella Premier League inglese, trasformandosi da talento emergente al Fulham a protagonista affermato nel calcio europeo, che gli juventini dovrebbero ben ricordare.

La sua avventura in Inghilterra iniziò nel gennaio 2007, quando il Fulham lo acquistò dai New England Revolution per circa 4 milioni di dollari. Questo trasferimento non solo rappresentò una svolta cruciale nella carriera di Dempsey, ma ridefinì anche il ruolo e la percezione dei calciatori americani nei campionati europei. Fin dal suo arrivo, il calciatore americano si distinse per la sua determinazione e il suo spirito combattivo, qualità che lo portarono a diventare uno dei giocatori più amati e rispettati dai tifosi e dai compagni di squadra​ (National Soccer Hall of FameNBC Sports)​.

Clint Dempsey al Fulham

Le prime stagioni al Fulham

Dempsey fece il suo debutto con Fulham nel 2007, in una stagione critica per il club che lottava per evitare la retrocessione. La sua prima stagione si concluse con una salvezza sofferta, resa possibile proprio grazie a un gol decisivo segnato contro il Liverpool. Questo gol non solo salvò Fulham dalla retrocessione ma fece anche capire ai tifosi il potenziale di Dempsey.

Nel corso delle stagioni successive, Dempsey continuò a migliorare, diventando una figura chiave per il club. La sua capacità di giocare in diverse posizioni offensive, unita a una notevole abilità nel segnare gol importanti, lo rese indispensabile. Durante la stagione 2010-2011, Dempsey divenne il primo americano a segnare più di 10 gol in una singola stagione di Premier League, concludendo l’annata con 12 reti.

Stagione 2011-2012: il picco nel rendimento

La stagione 2011-2012 rappresentò il culmine della sua carriera a Fulham. Dempsey segnò 17 gol in campionato, finendo come quarto miglior marcatore della lega. Le sue prestazioni gli valsero un posto nel PFA Team of the Year e una nomination per il premio di Calciatore dell’Anno della Football Writers’ Association. In quella stagione, Dempsey realizzò anche la prima tripletta di un americano in Premier League durante una partita contro il Newcastle United.

Alla fine di quella stessa stagione lasciò Fulham come il miglior marcatore della storia del club in Premier League, con 50 gol in 189 presenze. Per questo motivo il suo legame con i tifosi di Fulham rimane forte ancora oggi, grazie alle sue prestazioni memorabili e alla sua dedizione al club. Il suo trasferimento al Tottenham fu una mossa strategica sia per il giocatore che per il club, alla ricerca di nuove sfide ed opportunità​.

Clint Dempsey al Tottenham

© Sky News

Il trasferimento di Clint Dempsey a Tottenham Hotspur nel 2012 rappresentò un nuovo capitolo nella sua carriera. Tottenham pagò circa 6 milioni di sterline per assicurarsi le prestazioni del talentuoso americano, sperando di aggiungere creatività e esperienza al loro attacco.

Stagione 2012-2013: un Impatto Immediato

Dempsey fece il suo debutto con Tottenham nel settembre 2012 e segnò il suo primo gol per il club contro il Manchester United, contribuendo a una storica vittoria per 3-2 a Old Trafford. Questo gol sottolineò subito l’impatto che lo statunitense poteva avere nelle partite di alto profilo. Durante la stagione, Dempsey giocò 43 partite in tutte le competizioni, segnando 12 gol.

Una delle sue prestazioni più memorabili con Tottenham fu il gol al 93° minuto contro il Manchester United, che assicurò un pareggio per 1-1. Questo gol, segnato in condizioni di neve a White Hart Lane, dimostrò ancora una volta la sua capacità di segnare in momenti cruciali.

Mostrò la sua versatilità giocando in diverse posizioni offensive, inclusi centrocampista offensivo ed attaccante. La sua capacità di adattarsi e di contribuire sia in fase di costruzione che di finalizzazione del gioco lo rese un giocatore prezioso per Tottenham. Nonostante abbia giocato una sola stagione con il club, Dempsey lasciò un’impronta significativa.

Ritorno in MLS

Nel 2013, dopo una sola stagione con Tottenham, Dempsey decise di tornare in Major League Soccer, firmando con i Seattle Sounders. Il trasferimento fu motivato da un desiderio di tornare negli Stati Uniti e continuare la sua carriera vicino alla famiglia. Tottenham confermò la cessione con una nota ufficiale, ringraziando Dempsey per il suo contributo e augurandogli il meglio per il futuro​​.

Cosa fa oggi Clint Dempsey

Oggi, Clint Dempsey vive una vita tranquilla lontano dai riflettori del calcio professionistico. Dopo aver annunciato il suo ritiro nel 2018, Dempsey si è stabilito a Pinehurst, North Carolina, dove vive con sua moglie e i loro cinque figli. Qui, si dedica principalmente alla famiglia, godendosi attività all’aria aperta come la caccia, la pesca e il golf. Dempsey ha scherzato dicendo di essere diventato un “autista Uber” per i suoi figli, portandoli alle varie attività sportive e ricreative​ (mlssoccerThe18)​. Forse scherzava, ma c’è chi davvero fa questo per vivere, mentre qualche anno fa giocava in Champions League, l’ex interista Hakan Sukur. Sapete che fine ha fatto?

Nonostante il suo ritiro dal calcio professionistico, Dempsey è rimasto legato al mondo del pallone. Ha fatto il suo debutto come analista sportivo per CBS Sports, dove condivide la sua vasta esperienza e conoscenza del gioco con i telespettatori​ (Wikipedia)​. Inoltre, Dempsey è stato recentemente inserito nella National Soccer Hall of Fame, un riconoscimento del suo straordinario contributo al calcio americano e internazionale​ (mlssoccer)​.

La vita post-carriera di Dempsey riflette il suo desiderio di mantenere un basso profilo e di concentrarsi sugli aspetti che gli sono più cari, come la famiglia e la passione per la natura. La sua storia continua a ispirare molti giovani calciatori e appassionati di sport in tutto il mondo.

Il calciatore ha avuto un impatto significativo durante la sua permanenza in Premier League, dimostrando di essere un marcatore prolifico e un leader in campo, contribuendo in modo decisivo, facendo la differenza nelle partite importanti. La sua carriera in Premier League ha lasciato un’eredità duratura e ha aperto la strada a molti altri calciatori americani che sognano di giocare in Europa. Altro che sognando Beckham!

 
 

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